Disturbi del sonno
DISTURBI DEL SONNO
I disturbi del sonno sono affezioni che colpiscono in modo molto frequente la popolazione adulta e sono spesso associati a disturbi d’ansia o depressivi.
Al loro interno possono essere individuate diverse tipologie di disturbi, che a loro volta comprendono ulteriori sotto-categorie:
1 – disturbi primari del sonno:
A – dissonnie: costituiscono alterazioni della qualità, della quantità o del ritmo del sonno. Rientrano in questo gruppo i seguenti disturbi:
- insonnia primaria: difficoltà di addormentarsi o di usufruire delle ore di sonno necessarie che dura da almeno un mese ed è accompagnata da sofferenza, stanchezza, fatica e diminuzione del rendimento lavorativo;
- ipersonnia primaria: caratterizzata da un numero eccessivo di ore di sonno durante la notte o da episodi di sonno diurni, che creano disagi a livello lavorativo e relazionale;
- narcolessia: inaspettati attacchi di sonno e perdita del tono muscolare;
- disturbo del sonno correlato alla respirazione;
- disturbo del ritmo circadiano del sonno (dovuto ad esempio a lavori notturni o a cambiamenti di fuso orario);
- dissonnia non altrimenti specificata;
B – parasonnie: sono caratterizzate da comportamenti anomali o da eventi fisiopatologici che si verificano nel sonno o in particolari fasi di esso. Comprendono:
- disturbo da incubi: il sonno è disturbato o interrotto da incubi ricorrenti;
- disturbo da terrore nel sonno;
- disturbo da sonnambulismo: senza che il soggetto ricordi l’accaduto, quest’ultimo si alza dal letto allontanandosene e può essere risvegliato con difficoltà;
- parasonnia non altrimenti specificata;
2 – disturbo del sonno correlato ad altro disturbo mentale;
3 – disturbo del sonno correlato ad una condizione medica generale;
4 – disturbo del sonno indotto da sostanze.
Il trattamento dei disturbi del sonno può essere di tipo farmacologico (ipnoinducenti, erbe e rimedi naturali, melatonina) e di tipo psicoterapico. Le benzodiazepine possono essere utili nel momento in cui i soggetti si trovano a dover fronteggiare stress eccessivi, mentre la psicoterapia si pone i seguenti obiettivi:
- ridurre gradualmente l’eventuale dipendenza dai farmaci ed eliminarne il possibile abuso;
- migliorare la qualità del sonno incrementandone la durata, la continuità e la funzionalità;
- potenziare il senso di controllo sul proprio sonno;
- ridurre i livelli di stress e di disagio emotivo-cognitivo-relazionale che caratterizza le fasi di veglia.