Psicologa: Chi è, Cosa fa e cosa c’è da sapere
Chi è la Psicologa?
La Psicologa è l’unica figura professionale riconosciuta e regolamentata per legge che si occupa della salute psicologica tramite modalità e strumenti tipici delle Scienze Psicologiche.
Per poter arrivare ad eseguire la professione della Psicologa bisogna iscriversi alla Facoltà di Psicologia, conseguire una Laurea Triennale e, successivamente, quella magistrale. In seguito si svolge un anno di tirocinio in modo da accedere all’Esame di Stato che, una volta superato, permette di iscriversi all’Albo degli Psicologi della propria regione ed esercitare così la professione.
Dopo questo ci sono varie strade che si aprono e che consentono di scegliere la propria specializzazione. Tra queste ultime c’è anche quella in Psicoterapia che, a sua volta, si divide in diversi orientamenti.
Cosa fa?
La Psicologa può lavorare sia nel pubblico che nel privato, a seconda della specializzazione scelta. Inoltre, opera in diversi ambiti, come, ad esempio:
- Adulto
- Infantile
- Familiare
- Sociale
- Di comunità
- Scolastico
In base all’ambito in cui lavora, cambiano sia i propri compiti che gli obiettivi. Possiamo comunque dire che la Psicologa svolge dei colloqui nei quali ha la possibilità di utilizzare i vari strumenti acquisiti durante la sua formazione ed esperienza. Tutto ciò, chiaramente, per sostenere ed aiutare chi si rivolge ad essa nei momenti di difficoltà.
Inoltre, lavora in collaborazione con le altre figure professionali così da garantire un lavoro di qualità ai propri pazienti, sia nel contesto pubblico che in quello privato.
Chi può rivolgersi a questa figura?
Ad ognuno di noi capita, nella propria vita, di attraversare dei momenti di difficoltà sia personali che familiari, di coppia ecc…
Quindi, in poche parole, chiunque può rivolgersi ad una Psicologa. Nel momento in cui si decide di farlo non significa che si è matti, anzi, è il primo passo verso una maggiore serenità e consapevolezza.
Inoltre, chi sceglie di fare questo lavoro, spesso, a sua volta, ha fatto o fa un percorso psicologico personale, al fine di lavorare nel migliore dei modi. Ricordiamo che siamo prima di tutto umani, con le nostre fragilità e i nostri momenti di difficoltà, come chiunque del resto.
Quando contattare una psicologa?
Si può contattare una professionista nel momento in cui si avverte che da soli non si riescono a superare determinate difficoltà.
Qualcuno che è esterno alla situazione, infatti, può aiutare a:
- Trovare nuovi strumenti
- Vedere le cose da un nuovo punto di vista
- Ritrovare in sé e negli altri risorse che pensavamo inesistenti
- Vedere parti di sé e degli altri che da soli non si riescono a vedere
Quando si decide di intraprendere un percorso psicologico si è sempre un po’ spaventati. Tuttavia per raggiungere la serenità e risolvere i problemi occorre il giusto tempo e a volte questo può essere difficile e soprattutto fonte di frustrazione. Ma poi i progressi arrivano e poco alla volta si notano importanti cambiamenti se il paziente è attivo e contribuisce alla riuscita del processo terapeutico. Infatti, una Psicologa da sola non può generare un cambiamento, ma può farlo se il paziente mette in gioco le sue risorse.
Come comprendere se un sostegno psicologico o una psicoterapia servono?
L’intervento psicologico e psicoterapico si fondano su:
- Reciproca collaborazione di professionista e paziente
- “Contratto di lavoro” con obiettivi precisi
- Specifica relazione di fiducia reciproca
Detto questo, è possibile fare una valutazione dell’efficacia del percorso solo in itinere e gli elementi valutabili sono:
- Qualità della relazione. Il cliente deve sentirsi a suo agio nel raccontarsi, esprimere i propri disagi e pensieri e accogliere le indicazioni della Psicologa;
- Tempo. Una terapia “rapida” o “lunga” non sono necessariamente garanzia di efficacia e di raggiungimento del benessere. Quello che è consigliabile è partire da un’attenta analisi del bisogno per formulare così degli obiettivi raggiungibili e realistici in un arco di tempo definito e concordato insieme. Una volta raggiunto quel momento si elabora il “punto della situazione” in modo onesto e condiviso. Se è necessario si rivaluterà un ulteriore periodo di approfondimento e analisi a seconda delle esigenze.
Tuttavia, prima di intraprendere un percorso è bene informarsi sulla distinzione tra psicologa e psicoterapeuta, in modo da scegliere consapevolmente a quale professionista rivolgersi in base alle necessità.
Inoltre sarebbe opportuno avere anche un’idea dei vari tipi di psicoterapia al fine di poter scegliere in base all’approccio teorico e metodologico di riferimento. È infatti importante che le proprie inclinazioni siano in sintonia con quelle della professionista.
Quando un percorso psicologico può ritenersi concluso con successo?
È importante precisare che il percorso psicologico può concludersi in qualunque momento se il paziente ne manifesta la volontà.
Avendo una visuale generale si può dire che un percorso psicologico risulta concluso con successo qualora si raggiunga una di queste condizioni:
- Il cliente ha risolto i problemi esposti in seduta e si rende conto che il disagio e la sofferenza che provava sono spariti.
- Il paziente non ha ancora risolto completamente i problemi per cui ha chiesto aiuto. Tuttavia, si sente in grado di poterli affrontare in autonomia grazie agli strumenti acquisiti durante il corso delle sedute.